La gioia di essere sé stessi
Autore: Valentina Menga
In un mondo pieno di etichette sociali, gruppi e discriminazioni, la capacità di essere sé stessi sembra essere oramai scomparsa.Ognuno di noi si presuppone abbia dei valori, una morale, un ideale, un mondo interiore, unico e raro. Ma l'omologazione di massa sembra spingerci verso l'illusione di volere abitudini e comportamenti stereotipati, tuttavia lontani dalla propria essenza.
Il voler rimanere aggrappati alla lenta evoluzione della propria persona, sembra essere una caratteristica più unica che rara.
Ci si ritrova sempre pronti ad assecondare quello che gli altri vogliono, sempre più distanti dal proprio sé.
Questo spinge inesorabilmente a vivere in modo ansioso la vita di tutti giorni.
E se a questa condizione vi si aggiungono anche traumi o eventi del passato , divenuti pilastri della psiche, la situazione si complica ancora di più.
Ed è qui che il ruolo di psicologi ed educatori diventa fondamentale.
Due ruoli che seppur apparentemente simili, svolgono funzioni diverse, ma hanno il medesimo fine: il benessere della persona.
E allora ci si chiede: come si fa a curare l'animo umano, se non si dà a questo la possibilità di esprimersi?
L'abilità di saper narrare e di narrarsi, presuppone un'importante capacità di riflessione e soprattutto di introspezione.
La società di oggi sembra spingerci sempre più verso la rigidità mentale, racchiusa in degli "schemi" di giudizio.
Obiettivo è quindi quello di partire sin dalla più tenera età, dall'educazione emotiva. Per farlo la scuola deve necessariamente garantire incontri periodici, e non saltuari, con personale specializzato.
Il semplice fatto di sentirsi capiti e liberi di esprimersi, di sicuro, aiuterebbe giovani e meno giovani, alla lenta guarigione della propria anima.
Educare al bello e al buono (come ci ricorda Bertolini), ha il rischio di creare una società ideale, una società basata sulla libertà di pensiero e sul benessere singolare e collettivo.
Cominciare dalle piccole azioni, dal bene disinteressato, sarebbe un bel segnale di un lento cambiamento.