Olistico è una cosa seria
Autore: Danilo Ferrin

L'approccio olistico deriva dal termine greco "holos", che significa "intero" o "tutto". Esso si riferisce a una visione integrata della realtà, in cui tutte le parti sono considerate interconnesse e interdipendenti. Questo concetto può essere applicato a vari ambiti, inclusi l'educazione, il benessere e lo sviluppo personale. Olistico è una parola che evoca vastità, interconnessione e una visione d'insieme che trascende la semplice somma delle parti. Tuttavia, nel labirinto delle pratiche e delle teorie che si fregiano di questo nobile termine, si celano insidie di semplificazione, di superficialità e di una fitta nebbia che maschera verità più profonde.
In una società sempre piu’ frenetica, che spesso cerca risposte rapide e consolatorie, gli approcci olistici semplicistici si moltiplicano come fiori di campo, colorati e invitanti, ma talvolta privi di sostanza. Essi si presentano come panacee universali, promuovendo la guarigione e l'equilibrio con un tocco di bacchetta magica. "Basta un po' di meditazione, qualche rimedio naturale e tutto si risolverà" sembrano suggerire, come se il complesso arazzo dell'esistenza umana potesse essere rammendato con qualche breve pratica superficiale. : La crescente popolarità dell'approccio olistico ha portato a una commercializzazione eccessiva, con prodotti e servizi che promettono risultati miracolosi. Questo non solo svilisce il valore dell'approccio, ma può anche ingannare le persone, facendole credere che la soluzione ai loro problemi sia a portata di mano, senza il necessario impegno e introspezione. Spesso, questo si traduce in una serie di tecniche o rimedi che vengono applicati in modo meccanico, pensando che queste azioni da sole possano risolvere problemi complessi, senza affrontare le cause profonde delle proprie difficoltà.
Tali approcci rischiano di banalizzare l'autentico potenziale dell'olistica, riducendola a una moda passeggera, uno slogan, una pubblicità, che promette molto e mantiene poco. La loro semplicità apparente nasconde spesso una mancanza di comprensione profonda, un'incapacità di affrontare le complessità e le contraddizioni intrinseche dell'essere umano e del suo rapporto con il mondo.
Accanto alla semplicità ingannevole, vi è un altro pericolo: la fumosità. Gli approcci olistici fumosi si avvolgono in un linguaggio arcano, in pratiche e concetti sfuggenti. Essi si celano dietro una coltre di mistero, suggerendo che solo pochi eletti possano davvero comprendere e beneficiare del loro sapere. La fumosità diventa così un ostacolo alla vera comprensione, un velo che copre la necessità di una riflessione puntuale e di un'analisi rigorosa.
Per questo è’ necessario discernere tra ciò che è autenticamente olistico e ciò che è una mera facciata.
In contrasto con questi approcci, la complessità della dimensione olistica si erge come un tempio della ricerca, della comprensione, della riflessione, costruita con pazienza e rigore, pietra dopo pietra. Essa non cerca scorciatoie, né si avvolge in fumi misteriosi. Al contrario, abbraccia la complessità della vita, riconoscendo che ogni aspetto dell'esistenza è interconnesso e che le risposte semplici raramente sono sufficienti.
L'olismo non è solo una parola; è un modo di essere, un atteggiamento nei confronti della vita. È una chiamata a esplorare, a conoscere, a comprendere. E in questo viaggio, la riflessione e la ricerca diventano i nostri compagni di viaggio, ci guidano attraverso le insidie delle semplificazioni, ci permettono di abbracciare la bellezza della complessità.
La complessità della dimensione olistica si fonda su una profonda comprensione delle interazioni tra corpo, mente e spirito, ma anche tra individuo e società, tra uomo e natura. Essa richiede un impegno costante, una ricerca quotidiana e una capacità di accogliere l'incertezza e il dubbio come parte integrante del cammino verso la verità.
Invitiamo dunque a guardare oltre le apparenze, a interrogare e a interrogarsi, a non accontentarsi di risposte preconfezionate. L'olistica, quella vera, è un viaggio senza fine, un'avventura intellettuale e spirituale che richiede coraggio, passione e una mente aperta. Solo così possiamo costruire un futuro in cui l'armonia tra tutte le parti del nostro essere e del nostro mondo non sia solo un'illusione, ma una realtà tangibile e duratura.
Nella danza dell'esistenza, è fondamentale trovare il giusto equilibrio. L'approccio olistico non deve essere un rifugio per coloro che temono il confronto con la realtà, ma piuttosto un faro che illumina il cammino verso una comprensione più profonda di noi stessi e del mondo che ci circonda. È un percorso che abbraccia la complessità, che celebra la diversità, che riconosce che ogni individuo è un universo a sé stante, con le proprie storie, le proprie ferite, le proprie gioie.
Olistico, dunque, è una cosa seria che merita un’attenzione seria.
Vedi il Laboratorio dell'anima (un incontro al mese) condotto dall'autore di questo articolo.