Quale libro ha uno psicoterapeuta sul suo comodino?

Autore: Luigina Pugno

Quale libro ha uno psicoterapeuta sul suo comodino? Lo psicologo per i suoi pazienti è qualcuno avvolto da un alone di mistero. Talvolta appare come il depositario di un sapere sconosciuto a chi non è del suo mestiere, altre volte sembra colui che ha le risposte, altre volte ancora sembra un essere umano diverso dagli altri e quando ci accorgiamo che è umano anche lui ne rimaniamo un po’ delusi, o un po’ rassicurati.
In questo periodo dove prevalgono le cattive notizie e barlumi di speranza, ho pensato di rendere meno oscuro questo individuo chiedendo ai colleghi e a me: “che libro hai in questo momento sul comodino?”.

Perché i libri, per chi è riuscito a farseli amici, sono come canta il topo con gli occhiali nella omonima canzone ” amici, che fanno compagnia. I libri sono ali che aiutano a volare. I libri sono vele che fanno navigare. I libri sono inviti, a straordinari viaggi …” .

Allora cominciamo il viaggio sui comodini dei nostri psicoterapeuti tra libri tecnici, letteratura e fumetti!

(Figura 1) Dr.ssa  Allegro: Perché lo leggo? Perché il sesso (e l’eccitazione) fa parte delle nostre vite e di quelle dei pazienti.

(Figura 2) Dr.ssa Meloni Ho deciso di avvicinarmi alla lettura di questo libro, incuriosita dal titolo: Resisto dunque sono.

Oggi come non mai torna attuale il concetto di resilienza, ossia la capacità di portare avanti i nostri obiettivi, nonostante le difficoltà che si dovranno affrontare lungo il cammino.

In questi giorni le difficoltà sono rappresentate anche dai cambiamenti che ci troviamo a vivere e questo libro racconta di quanto sia funzionale vedere i cambiamenti come una sfida e un’opportunità e non come una minaccia. Fondamentale per me è riuscire a trasferire e trasmettere l’importanza di mantenere viva la motivazione ed essere regolati nelle nostre azioni da ciò che per noi è significativo, da quei valori che rappresentano la nostra bussola per il cammino.

Ho deciso di fare un piccolo atto di gentilezza nei miei confronti, regalandomi la lettura di questo libro che parla proprio di resilienza, declinata in ambito sportivo, ambito a me lontano, ma perché non darsi questa opportunità?

(Figura 3) Dr.ssa Tonello “La bambina con i sandali bianchi” è un testo di resilienza  che offre uno spunto per coltivare la speranza e la determinazione. Le ferite possono diventare energia per il cambiamento?
“Zerocalcare”. La riflessione sociopolitica in chiave leggera mi apre la mente senza appesantirmi.
 
(Figura 4) Dr.ssa Pugno. Io non leggo in camera da letto, ma in bagno. Quello nella foto è il mio “comodino”. Sto leggendo Volevo solo pedalare di Alex Zanardi. Devo dire che lo stile colloquiale rende molto godibile la lettura. Racconta la storia di come da un incontro fortuito in un parcheggio sia cominciata la sua avventura verso l’oro paraolimpico. E’ bello vedere/sapere che dalle difficoltà, dalle crisi, si può far nascere un’occasione per una vita differente. Leggendolo fa venire anche a me l’idea balzana di poter partecipare alle paraolimpiadi. Ma per fortuna non posso farlo.
 
(Figura 5) Dr.ssa Aringhieri. Il mio comodino non prevede un libro, poiché in questo periodo sarebbe un obiettivo troppo performante rispetto al tempo a disposizione!
La lettura di un articolo prima di addormentarmi è qualcosa di più accessibile!
 
(Figura 6) Dr.ssa Esposito. Regalatomi da un caro amico tempo fa, ho potuto finalmente iniziare a leggerlo…Mi appassiona molto perché riesce a trasmettermi emozioni forti e adrenaliniche attraverso una trama intricata che lascia di stucco in modo costante e imprevedibile!
 
(Figura 7) Dr. Carbonetti. Sto rileggendo in questo periodo Kafka sulla spiaggia di Murakami. Un modo per viaggiare oltre le limitazioni.
 
(Figura 8) Dr.ssa Lussiana. Un insieme di aneddoti, storie, esperimenti ci accompagnano alla scoperta delle domande più intriganti sul comportamento umano e sul modo in cui pensiamo. Sigman, premiato neuroscienziato argentino, riesce ad essere anche un divulgatore appassionato, leggero e ironico.  Un libro assolutamente non tecnico, adatto a tutti coloro che, come me, vogliono curiosare nei meccanismi della mente e trovare risposta a molti “perché?”.
Gli argomenti di questo libro li trovate anche in un TED che Sigman ha tenuto nel 2016! 
https://youtu.be/uTL9tm7S1Io
 
 
(Figura 9) Dr.ssa Totaro. La vera storia di Billy S. Milligan, uno dei casi più affascinanti di Disturbo Dissociativo dell’Identità.
Il libro è stato scritto da Daniel Keyes con la collaborazione del “Mastro”, una delle 24 identità di Billy.
 
(Figura 10) Dr. Lagona. Quando romanzo storico, letteratura di genere e fumetto si incontrano ne nasce una trilogia accattivante e coinvolgente. Consigliatissimo per “evadere”.
 
(Figura 11) Dr.ssa Delia. Sto leggendo Il Colibrì di Sandro Veronesi. Affronta un tema che in qualche modo richiama l’esperienza della quarantena, ovvero il significato dello stare fermi. Nel caso del libro, riuscire a stare fermi quando la vita ti dà delle “spallate terribili” è prova di una grande capacità di resistenza e resilienza.
 
(Figura 12) Dr.ssa Calabrese. Sul comodino ho un libro fotografico. Mi piace il graphic design e trovo che il mondo della pubblicità offra un sacco di spunti per riflettere su vizi (e virtù?) dell’uomo. Qui si tratta del boom economico post-bellico negli U.S.A.”
 
(Figura 13) Dr. Kalman. “Non c’è niente che abbia senso, è tanto tempo che lo so. Perciò non vale la pena di far niente, lo vedo solo adesso.”
Inizia così questa novella che narra la vicenda di un gruppo di giovani adolescenti. Al primo giorno di ripresa dell’anno scolastico, uno di questi ragazzi proclama questa verità: nulla ha senso e lascia la scuola per passare le sue giornate su un albero. I compagni infastiditi dal dubbio che lui possa avere ragione cercano di dimostrargli e forse ancor più dimostrarsi che si sbaglia. Parte in questo modo una ricerca di senso e significato in un’età fragile e al contempo creduta forte che è l’adolescenza. In una spirale nauseante vengono man mano fuori follia, paura, ma soprattutto l’essere abbandonati a se stessi. Il pugno allo stomaco arriva dritto a far riflettere l’adulto che un tempo è passato da quella spirale.
 
(Figura 14) Dr.ssa Di Pierro. Il viaggio di un ragazzo nel passato che rappresenta in realtà, un viaggio dentro di sé attraverso la ricerca di una maggiore autoconsapevolezza. Emozioni, sensazioni e convinzioni permetteranno a Tazaki l’incolore, di trovare i suoi colori e quindi, di trovare un po’ di più se stesso.
 
(Figura 15) Dr.ssa Querin. “Ho cominciato a leggere questo libro alcune settimane fa, prima dell’emergenza Coronavirus, in relazione al mio desiderio di approfondire una situazione clinica che incontriamo spesso nei nostri studi di psicoterapeuti, quella del trauma appunto. E ora, in concomitanza con l’emergenza internazionale che ci troviamo a vivere, ahimè, questo testo risulta fin troppo calzante…. Esso mette in luce le caratteristiche dell’evento traumatico, estremo,improvviso, soverchiante, sia che si tratti di eventi “straordinari”, (guerre, attacchi terroristici, disastri naturali), sia che si tratti di eventi, purtroppo, “ordinari” (abusi, maltrattamenti). Attraverso l’intreccio di teoria e testimonianza di persone sopravvissute a diverse esperienze traumatiche, il libro illustra le principali fasi del processo di guarigione: la creazione di un saldo senso di sicurezza, l’elaborazione e l’integrazione della storia del trauma, la ricostruzione dei legami tra la persona sopravvissuta e la comunità. È un libro del ‘97, ma, a mio parere, assolutamente attuale ed efficace nell’affrontare ciò che è impensabile e indicibile, aprendo nel contempo alla speranza e alla fiducia: i concetti espressi rimandano a aspetti essenziali, la dignità, il coraggio, libertà, il valore personale, ma anche l’umanità, l’altruismo, il senso di appartenenza e la solidarietà …. temi che risuonano in modo particolare nella situazione attuale, costituendo risorse importantissime che abbiamo e dobbiamo imparare ad utilizzare se vogliamo ri-cominciare a vivere.”  
 

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