Uno sguardo alle tecniche di rilassamento
Autore: Franco Carola
Le tecniche di rilassamento comprendono una moltitudine eterogenea di pratiche e trattamenti, anche molto differenti tra loro, aventi come elemento comune quello di favorire il benessere fisico e/o mentale dell’individuo. Il fine ultimo di ogni tecnica è la genesi di uno stato di rilassamento corporeo, mentale ed emotivo utili al ripristino dell’omeostasi naturale.Le tecniche esistenti nascono sia da una tradizione legata agli studi della psicologia contemporanea, sia da un retaggio culturale di più ampio respiro fortemente intrecciato a pratiche filo mistiche o religiose.
Costrutto di base e presupposto imprescindibile è il considerare la naturale interconnessione corpo/mente dell’essere umano, presupposto in base al quale l’azione su una delle due parti inevitabilmente si rifletterà anche sull’altra. Ne consegue che il rilassamento corporeo comporta tendenzialmente anche l’allentamento di alcune tensioni psichiche e, viceversa, l’induzione di un rilassamento psicologico può portare a sciogliere alcune tensioni muscolari o a rilassare alcuni distretti corporei.
Le tecniche di rilassamento hanno acquisito grande importanza e sviluppo negli ultimi decenni tanto da portare alla nascita di percorsi formativi specifici e al proliferare di professionisti del benessere. Sebbene tali tecniche possano essere molto funzionali integrate ai percorsi di psicoanalisi, psicoterapia o counseling psicologico, non dovrebbero comunque essere intese come sostitutivi di detti percorsi: la loro natura e il loro obiettivo rimangono specie specifici.
Tra le più note tecniche di rilassamento di stampo psicologico possiamo ricordare: il Training autogeno, l’induzione ipnotica, il rilassamento di Jacobson, le visualizzazioni libere o guidate attraverso la creazione di immagini mentali e le pratiche contemplative finalizzate a sviluppare o aumentare la concentrazione e la consapevolezza di se stessi.
Le tecniche di rilassamento corporeo comprendono tutte quelle pratiche che intervengono sul corpo:
- yoga
- meditazioni ad approccio corporeo
- tecniche di massaggio
- tecniche ed esercizi di respirazione
- creazione e colorazione di mandala
- tecniche di espressione creativa
- tecniche catartiche
In Italia al momento esiste una crescita rada e spontanea di albi non riconosciuti per operatori del benessere e del rilassamento. L'iscrizione a tali liste non comporta la legittimazione di un operato che per ora è appannaggio solo di laureati iscritti a specifici Ordini Professionali (come Medici e Psicologi, per l'appunto).
Curiosità sul Trainer
Il temine "conduttore" deriva dal latino Cum-ducere, "guidare, quasi per mano, accanto a sè ".
Già l'etimo suggerisce un'implicita vicinanza, condivisione di direzione ed obiettivo tra conducente e condotto.
Colui che si destreggia nel condurre una tecnica di rilassamento non avrà quindi il compito di indicare la via ad un avventore ed osservarne passivamente il cammino sulla direzione mostrata, ma quello di camminare insieme ad egli, precedendolo ed illustrandogli, passo dopo passo, il percorso a sé già noto. Chi si accinge a guidare una tecnica di rilassamento non può quindi prescindere da un'approfondita conoscenza della tecnica stessa e dei suoi più intimi e sottili effetti su corpo, mente ed emozioni.
Ma chi conduce il conduttore?
Il professionista che decida di avvalersi dell'ausilio di tecniche di rilassamento dovrà innanzitutto farne esperienza. Al giorno d'oggi non è certo difficile trovare occasione per cimentarsi in questo o quel cammino di benessere: associazioni, centri di meditazione, palestre e scuole spesso offrono nei propri piani formativi e ricreativi varie e variopinte opportunità per indagare il binomio mente/corpo e relativi processi di distensione e relax. Un vero ginepraio all'interno del quale si rende necessario scegliere e saper scegliere ciò che più si presta ad essere di supporto alla propria formazione.
La parola d'ordine diventa quindi sperimentare, provare sulla propria pelle quanto i nostri futuri utenti a loro volta proveranno, già nel loro primissimo incedere alla ricerca della tecnica a più adatta.
Le tecniche di stampo psicologico come il Training Autogeno costituiscono scelta prioritaria per il loro ampio riconoscimento scientifico e poiché offrono una bibliografia sufficiente a renderle appannaggio del professionista. Ciò non significa però che altre tecniche abbiano minore impatto e funzionalità sull'utenza bisognosa di un ritrovato rilassamento: rimane dunque indispensabile informarsi e provare quanto di più vario il panorama delle tecniche possa offrire.
Il conduttore/trainer dovrà:
- Sperimentare su di sè;
- Essere supervisionato circa la propria personale esperienza;
- Studiare approfonditamente eventuali bibliografie e metodologie prima di proporle ad altri;
- Prepararsi adeguatamente attraverso un iter formativo specifico;
- Conoscere le dinamiche del singolo e del gruppo;
- Acquisire tutta la strumentazione utile alla conduzione/trasmissione della tecnica;
- Dimostrare una disponibilità all'empatia e all'ascolto;
- Appropriarsi di tutti gli strumenti utili ad una costante e perseverante ricerca di nuove strade per il proprio ed altrui benessere.
Concludendo, scegliere di condurre tecniche di rilassamento equivale certamente ad appropriarsi di uno strumento di lavoro aggiuntivo valido e spendibile, ma è, prima di ogni altra questione, la possibilità di sperimentare un modo nuovo di intendere ed operare nel proprio mondo lavorativo e personale.