Dioniso e il suo eterno ritorno
12/07/2021 dalle 09:30 alle 13:30Pomosso dal Centro Studi di Terapia della Gestalt con il patrocinio del Centro “Antropologia e Mondo Antico” del Dipartimento di Filologia e Critica delle Letterature Antiche e Moderne dell’Università di Siena e la Federazione italiana delle associazioni di psicoterapia (FIAP).
Dioniso bussa alle porte di Tebe. Giunge accompagnato dal corteo festante delle donne di Frigia, perché è dalla Valle di Nysa in Frigia che, si narra, deriva il “succo della vite che come nulla è capace di alleviare le sofferenze dei mortali” come ci ricorda Euripide nelle sue Baccanti, ultima tragedia che conclude il ciclo del Dramma antico. Il tragico epilogo alla vicenda nasce dal rifiuto del giovane re Penteo ad accogliere lo straniero al cui seguito rischiano di unirsi le donne di Tebe che abbandonando le loro case desiderano unirsi alle baccanti per celebrare la “sacra orgia” nella quale “giovane e vecchio, umo e donna, ricco e povero” perdono le loro caratteristiche di diversità sociale per ritrovarsi nella condivisione di esseri viventi in sintonia con mondo animale e vegetale.
Nell’Occidente, stando alla lettura della socio-antropologa Ruth Benedict, ha prevalso una logica apollinea contrassegnata dai valori della razionalità, del dominio delle passioni (atarassia) di uno spiritualismo ascetico e spesso misogino, da un maschilismo dominato dal mito del potere e della guerra, da una diffidenza per la dimensione del sogno e delle sostanze inebrianti a cominciare dal vino che ancora è oggetto di integralistiche preclusioni nonostante la scelta “dionisiaca” fattane dal Cristo nell’assumerlo nel rito eucaristico che di fatto richiama la celebrazione simposiale.
A partire da Nietzsche assistiamo ad un “ritorno del Dio”che si esprime nel Romanticismo, nella psicoanalisi e nel riscoperto culto del piacere, della sessualità, del benessere e di un diverso rapporto con la “Natura”. Evidenti e spesso tragici sono tuttavia i sussulti di una società che, richiamando J.-P. Vernant, non riesce ad “accogliere Dioniso nel dispositivo dello stato” come simbolicamente avviene nella celebrazione del “teatro”, dove l’elemento dionisiaco ed apollineo riescono a convivere in una sintesi che ritroviamo nell’Onfalos dell’oracolo di Delfi. Le piazze sono continuamente agitate da manifestazioni di protesta (Primavera araba, studenti di Hong Kong, Iran, 5 Stelle e Sardine) se non da esplosioni di rivolta (Black bloc, Gilet gialli etc.) che richiamano il neo-mito di Jocker che distrugge ridendo. Quasi a richiamare la maschera tragica di Dioniso nella quale l’abisso della morte è così prossimo alla potenza del rinascere.
Su questi ed altri temi che intrecceranno pensieri e vissuti alcuni relatori e chi vorrà unirsi a questo dialogo simposiale.
Modalità di svolgimento: anche webinar su piattaforma Zoom (richiedere link a segreteria@cstg.it)
Programma
Riccardo Zerbetto Psichiatra e direttore del CSTG: Il più dolce e il più terribile degli dèi (Baccanti, Euripide)
Primo Lorenzi, Psichiatra e docente a contratto presso l’Università di Pisa: I limiti di Apollo
Daniela Fausti, Docente di Letteratura greca, Università di Siena: Le Baccanti nel contesto storico-letterario
Liliana Dell’Osso, Direttore della Clinica Psichiatrica dell’Università di Pisa e Presidente del Collegio Nazionale dei Professori Ordinari di Psichiatria: Il dio e la malattia mentale: Puer Aeternus e neurosviluppo
Maria Cristina Lombardi, Docente di Lingue e letterature nordiche, Università di Napoli “L’Orientale” Riti dionisiaci nelle culture nordiche
Alessandra Filannino, Ricercatrice in Filosofia Morale, Università di Milano-Bicocca: Con-tatto, corpo, memoria. Registri del senso nelle Baccanti di Euripide
Sara Bergomi, Gestalt trainer: Il Femminile dionisiaco nella storia
Segreteria scientifica: Riccardo Zerbetto e Primo Lorenzi
Segreteria organizzativa: Nora Griffiths
Ingresso libero
Immagine: Maschera in terracotta di Dioniso, II sec. a. C. (Museo del Louvre, Parigi)
ORGANIZZAZIONE DELL'EVENTO - INFO - PRENOTAZIONI
Sede di svolgimento
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Sede dell’Accademia d’Arte del Dramma antico - Via Gargallo, 67 - 96100 Siracusa