XVII Convegno Nazionale CIPA

02/12/2016 dalle 13:00 al 04/12/2016 alle 12:30 25/11/2016

XVII Convegno Nazionale CIPA CIPA 50 ANNI: Manifesto Convegno Nazionale 2016
Attraverso i confini: inconscio, alterità, individuazione

Nel 50° anno della sua storia il CIPA (Centro Italiano di Psicologia Analitica) intende porre all’attenzione ed alla riflessione temi che, benché possano apparire antichi, risultano invece particolarmente attuali e vivi soprattutto in questa fase storica della cultura occidentale.

Parole come confini, inconscio, individuazione, alterità, infatti, in questo momento storico, evocano scenari densi ed anche inquietanti nel profondo dell’immaginario dell’uomo moderno, spesso distratto e troppo prigioniero di quegli automatismi che, rimuovendo la riflessione, rischiano di ridurre ed occultare quella specifica e particolare dimensione dell’uomo che è una coscienza consapevole.

Fenomeni antropologici globali quali: i flussi migratori, il terrorismo, l’automatismo coattivo dell’adattamento ad una visione della vita esclusivamente tecno-produttiva sempre più parossistico, spostano la sensibilità verso il significato ipertrofico ed egoico dell’avere, perdendo spesso e dimenticando quella ricerca del senso dell’essere senza la quale si vengono a determinare situazioni e condizioni di potenziale grave rischio per la salute psichica non solo individuale ma anche collettiva.

In tale contesto concetti quali quelli di confine ed individuazione, possono evocare figure e metafore psichiche estremamente significative: i confini non sono solo limiti ma anche possibilità di attraversamenti verso ulteriorità altre, non sono solo barriere e dogane, ma anche varchi e possibilità ospitali di ciò che ci è straniero, non sono solo proprietà e patrie private, ma anche disponibilità di spazi e di doni.

Solo permettendo e permettendosi di attraversare le difese del proprio io, individuale e collettivo che sia, possiamo fare esperienze di ciò che da Freud e da Jung è stato denominato inconscio.

Ed è solo attraverso l’esperienza dell’inconscio che possiamo divenire veramente individui ed aprirci realmente all’alterità. E’ nell’attraversare i confini che l’uomo trova il senso più profondo del suo “errare” alla ricerca di quel qualcosa che sta oltre la sua egoicità.

Ed è proprio nell’attraversare i confini che addentrandosi in territori nuovi e sconosciuti è possibile cogliere il filo del discorso della Psiche. Questo discorso è l’essenza di ogni percorso individuativo e garantisce l’irripetibile soggettività dell’individuo rispetto alla tendenza esclusivamente adattativa e produttiva di quella visione tecnica in cui il discorso della Psiche diviene esclusivamente ed oggettivamente discorso sulla psiche; cosa che, come conseguenza, riduce pericolosamente l’individuo a massa.

Il tema del Convegno dunque vuole sensibilizzare l’attenzione, soprattutto di chi opera nel campo dello psichico, onde non venga smarrito, ma al contrario custodito e alimentato quel soffio che solo ed unico anima le cose facendo sì che possano divenire ed essere definite umane.

Mai come oggi infatti, come quasi profeticamente ci ricorda Jung, abbiamo bisogno di psicologia per motivi vitali.

Perché nulla può vivere se non abitato da quel Soffio Vitale che sin dall’antica Grecia denominiamo Psyché.

(vedi il programma dell'evento in allegato).
 


Sede di svolgimento

  • Residence di Ripetta - Via di Ripetta, 231 - 00186 Roma

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