La comunicazione con il paziente affetto da demenza

In una realtà, quella Italiana, caratterizzata da un evidente invecchiamento della popolazione – si stima che nel 2020 una persona su quattro sarà ultrasessantacinquenne (Rapporto Nazionale 2007, Ageing Society-Osservatorio della Terza Età, Roma 2007 - www.ageingsociety.com) – è naturale occuparsi di malattie degenerative e quindi di demenze. Con il passare del tempo e la conoscenza sempre maggiore di queste malattie e soprattutto del peso che hanno non solo per il malato ma anche per la famiglia e per le strutture sanitarie, in modo sempre più costante e con il supporto di dati sull’efficacia, ai classici metodi medici e terapie farmacologiche si sono affiancate le terapie non farmacologiche utilizzate con successo non solo dagli operatori del settore ma anche dai familiari stessi.

Durante la giornata di formazione si parlerà quindi di questo tipo di patologie, di disturbi comportamentali ad esse correlati e soprattutto di terapie non farmacologiche per la gestione e la cura del paziente tra cui l’Approccio Capacitante (Vigorelli, 2011); la terapia della Bambola (Egedius-Jakobsson, 1998) ed il metodo Validation (Feil, 1963).
Ampio spazio sarà lasciato ai partecipanti per esprimere difficoltà e per fare domande sui metodi presentati. Le esercitazioni  avranno lo scopo di rendere la lezione ulteriormente interattiva e di mettere in pratica parte della teoria trattata.

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