Papilloma virus: cosa sapere
Autore: Chiara Fabiani (Redazione)
Cosa sapere sull’HPVAl Papilloma Virus vengono associati di frequente stati d’ansia e di paura, spesso dovuti ad una scarsa informazione e conoscenza dell’argomento. In questo breve articolo, sono state raccolte le informazioni principali relative all’HPV che tuttavia non possono in alcun modo sostituire il parere di un medico, al quale è sempre bene rivolgersi in caso di necessità.
Ad oggi l’HPV rimane un virus ampiamente diffuso. Si tratta di un’infezione che si contrae principalmente per via sessuale, non necessariamente attraverso un rapporto completo in quanto il contagio può avvenire anche attraverso contatti genitali che non prevedono penetrazione. Si stima che almeno una volta nella vita, il 50% - 80% della popolazione maschile e femminile sessualmente attiva, con prevalenza di quest’ultima, contragga l’infezione. I fattori di rischio principali sono la giovane età, il numero di partner sessuali e la frequenza dei rapporti.
L’HPV non è un solo virus, infatti, sono più di 120 le tipologie che variano per ceppi e sierotipi.
Nella maggior parte dei casi l’infezione regredisce spontaneamente (in un paio d’anni circa), in alcuni casi, invece, si può manifestare attraverso lesioni benigne di cute e mucose. Tali lesioni si presentano sottoforma di verruche o condilomi e possono comparire su cervice uterina, vulva, vagina, pene, perineo o ano, a livello extragenitale su naso, bocca o laringe.
Tra le diverse tipologie di virus, prevalentemente a basso rischio, possiamo individuarne però alcune ad alto rischio (le principali sono l’HPV 16 e l’HPV 18) in quanto fattori potenziali di insorgenza del cancro in particolar modo della cervice uterina. Il cancro si manifesta dopo diversi anni, a seguito della formazione di lesioni precancerose che sono facilmente riconoscibili e curabili.
Dal quadro emerso, risulta quindi importante attivarsi sul piano preventivo.
La vaccinazione rientra nella prevenzione primaria. In Italia sono disponibili tre tipologie di vaccino che contrastano diversi sierotipi: bivalente (HPV 16 e HPV 18), quadrivalente (HPV 6, 11,16 e 18) e nonavalente (HPV 6, 11, 16, 18, 31, 33, 45, 52, 58). Ormai l’efficacia del vaccino è indubbia, ad esempio, un importante studio condotto su un campione di donne comprese tra i 17 e i 30 anni dimostra come il vaccino quadrivalente abbia dimezzato l’incidenza dei tumori alla cervice.
L’HPV rimane un problema prevalentemente femminile, tuttavia, alcuni tumori testa-collo riscontrati in soggetti di sesso maschile sembrano essere collegati all’HPV. Ad esempio, nel caso del tumore dell’orofaringe legato al Papilloma Virus, vediamo che i fattori di rischio principali sono il sesso orale con un numero elevato di partner e l'abitudine al fumo. Questi rischi, sommati anche alla possibilità di giungere ad una minor circolazione del virus, e al fatto che la vaccinazione delle donne non protegge dal rischio di contrarre l’HPV i maschi omosessuali, portano quindi a considerare necessaria la vaccinazione anche per gli uomini.
In Italia, con il Piano nazionale vaccini 2017-2019, la vaccinazione gratuita è stata estesa anche ai maschi fino al compimento dei 19 anni, e dai dati emersi risulta essere efficace nella prevenzione del 90% dei condilomi genitali dovuti a tipi di HPV contenuti nel vaccino.
Qual è l’età giusta per vaccinarsi? In Italia la vaccinazione è raccomandata attorno ai 12 anni di età, prima che le ragazze ed i ragazzi siano sessualmente attivi.
L’aver fatto il vaccino non significa non dover fare più alcun controllo. Esistono anche altri strumenti contro il tumore della cervice uterina primi tra tutti lo screening per la diagnosi precoce tramite Pap-Test e HPV Test.
Cosa accade nel mondo?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità considera l’eliminazione del cancro della cervice una priorità per la salute pubblica e ritiene che quest’obiettivo sia raggiungibile a patto che vengano messe in atto alcune strategie, ad esempio, attivarsi affinché entro il 2030 il 90% delle ragazze con meno di 15 anni siano vaccinate contro l’HPV e assicurare che almeno il 90% della popolazione target abbia accesso agli screening cervicali gratuiti.
Secondo Walter Ricciardi, presidente della Mission Board for Cancer della Commissione Europea, l’Australia entro il 2035 sarà il primo paese ad eliminare tumori causati dall’HPV, seguita dal Canada che dovrebbe raggiungere quest’obiettivo entro il 2040.
Nel Manifesto per l’eliminazione dei tumori Hpv-correlati, presentato in occasione dell’Hpv Awareness Day, la Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia, IncontraDonna, CittadinanzAttiva, Fondazione Umberto Veronesi, ThinkYoung e Consiglio Nazionale dei Giovani, spiegano come secondo loro l’Italia abbia tutte le carte in regola per diventare il primo paese europeo ad eliminare i tumori causati dal Papilloma Virus. Nel manifesto sono stati elencati i quattro punti necessari al raggiungimento di tale obiettivo:
- potenziare e rendere i servizi di prevenzione vaccinale e gli screening più accessibili;
- avviare campagne informative e di sensibilizzazione rivolte all’intera popolazione;
- promuovere programmi di prevenzione primaria e secondaria dei tumori in sicurezza;
- monitorare semestralmente i livelli di copertura vaccinale e screening attraverso nuovi strumenti digitali.
Se l’obiettivo posto dall’OMS di eliminare il cancro alla cervice uterina dovesse essere raggiunto, si riuscirebbe a debellare la terza neoplasia più frequente nelle donne che purtroppo continua a causare molte morti in tutto il mondo.
Bibliografia e sitografia:
Fernandes, J.V. et al. (2013). Biology and natural history of human papillomavirus infection. Open Access Journal of Clinical Trials, (5), 1-12.
Tanton, C., Mesherb, D., Beddowsc, S., Soldanb, K., Cliftons, S., Panwarc, K., Fielda, N. et al. (2017). Human papillomavirus (HPV) in young women in Britain: Populationbased evidence of the effectiveness of the bivalent immunisation programme and burden of quadrivalent and 9-valent vaccine types. Papillomavirus Research, (3) 36–41.
Lei, J., Ploner, A., Elfström,K.M., Wang, J., Roth, A., Fang, F., Sundström, K. et al. (2020). HPV Vaccination and the Risk of Invasive Cervical Cancer. The New England Journal of Medicine, (383), 1340-1348.
http://www.salute.gov.it/portale/home.html
https://www.infovac.ch/it/
https://www.airc.it/
https://www.aiom.it/
https://www.fondazioneveronesi.it/
https://www.repubblica.it/