Cante di Montevecchio

Cante di Montevecchio L’Istituto “Cante di Montevecchio”, frutto del lascito della famiglia dei Duchi di Montevecchio nei primi anni del secolo scorso, fu inizialmente luogo di accoglienza per orfani e per bambini predisposti alla tubercolosi. Gestito dalle Suore della Sacra Famiglia di Nazareth di Don Bonilli, fino al 1930 si sostenne attraverso rette e contributi pubblici e privati, con una somma integrativa annua dei Duchi; quando per la famiglia non fu più possibile provvedere, l’Istituto fu trasformato in Ente Morale di Assistenza, con riconoscimento giuridico (1931).

Nel 1995 l’Istituto ha richiesto ed ottenuto la privatizzazione da parte della Regione Marche, costituendo nel contempo un’Associazione con dieci soci. Oggi l’Associazione Cante di Montevecchio è iscritta nel Registro prefettizio delle imprese non – profit e può operare sull’intero territorio nazionale.

L’Associazione opera in vari settori: quello sociale, socio-sanitario, sanitario, della ricerca scientifica e della formazione.

Superato il vecchio Istituto, già da anni si sono attive diverse comunità educative per minori e per nuclei madre-bambino/i; di recente attivazione anche una casa di accoglienza per donne vittima di violenza e/o costrette alla prostituzione oltre la Residenza Protetta per anziani non autosufficienti.

In breve: “Il CdM  rappresenta una organizzazione complessa che si occupa di economia sociale e di progetti e servizi in ambito sociale e sociosanitario.  Non ha fini di lucro, e si propone come soggetto politico e culturale, oltre che come attore territoriale, che vuole contribuire a promuovere benessere sociale diffuso, a contrastare forme di disagio radicale e conclamato e a sviluppare un welfare di comunità, in cui a prevalere siano le connessioni, le collaborazioni e le reti tra realtà del territorio che a vario titolo sono responsabili di una parte delle politiche pubbliche locali di qualità della vita. Le connessioni che il CdM attiva, infatti, guardano a collaborazioni di tipo progettuale, culturale, conoscitivo con università, associazioni di categoria e imprese, servizi pubblici, ambiti sociali territoriali, associazioni e volontariato, istituzioni locali e regionali”.

La sede legale è a Fano Via F. Palazzi 5 in un edificio di oltre 4.500 mq. che ospita la maggior parte delle attività e l’amministrazione.
 

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