Critica del trauma
Autore: Natale Losi
Il pensiero del "trauma" nasce nella mente del soccorritore ancor prima che in quella di chi viene soccorso. Tanto più se si ha a che fare con rifugiati e persone provenienti da società altre.Essenziale è invece non adottare gli schemi occidentali in maniera generalizzata per descrivere e affrontare il "trauma", parola oggi usata e abusata per designare qualunque tipo di esperienza anomala, in qualsiasi contesto essa avvenga.
I traumi dovrebbero essere letti come eventi ai quali individui e collettività possano rispondere facendo uso della loro peculiare "memoria sociale", elaborando cioè proprie narrazioni terapeutiche.
La sfida per le persone e le organizzazioni impegnate con i rifugiati e altre vittime di violenza è dunque trovare il modo di supportare le popolazioni in tempi di sofferenza ascoltando le loro voci.
E così possono nascere percorsi di cura come quelli descritti dall'autore, che fornisce concrete indicazioni operative partendo da esperienze vissute in Italia e in altri Paesi (Kosovo, Territori Palestinesi, Colombia).
La metodologia e gli strumenti descritti in questo libro costituiscono tuttora la base degli interventi psicosociali dell'agenzia delle Nazioni Unite per le migrazioni, in più di 100 Paesi.
Un approccio con radici teoriche e multidisciplinari che Losi ha chiamato «etno-sistemico-narrativo».