Guarire la Guerra. Storie che curano le ferite dell'anima
Autore: Natale Losi
L’unico modo per «guarire la guerra», sarebbe di proibire la produzione e il commercio delle armi. Ma questa è forse un’utopia e comunque non sta nelle possibilità di uno psicoterapeuta. Esistono però altre possibilità, in numero almeno pari a quante sono le persone che la guerra l’hanno subita.“Guarire la guerra” riguarda la cura di queste persone, che dalla guerra sono state coinvolte, hanno subito dei traumi e vorrebbero riuscire a tornare a una vita dignitosa, liberandosi dai sintomi che proprio la guerra ha causato.
Le esperienze descritte dall’autore del volume – in Kosovo, Palestina, Colombia e Italia – analizzano in modo critico le modalità più comuni d’intervento psicoterapeutico rivolto a persone che hanno subito il dramma della guerra o dell’esilio forzato e descrivono una concreta strategia terapeutica innovativa, etno-sistemico-narrativa, rispondendo concretamente ai seguenti interrogativi.
È possibile realizzare, nell’ambito della salute mentale, qualcosa di equivalente alle attività di Emergency nel campo della chirurgia? Gli psichiatri e gli psicoterapeuti sono preparati a curare le ferite invisibili di chi fugge dalla guerra e arriva – a volte dopo anni di viaggio – sulle nostre sponde, senza confondere normali reazioni di sofferenza con situazioni eccezionali o, peggio, con sindromi psichiatriche tipiche di contesti di non belligeranza?
Il libro descrive “storie che curano” adottando e uno stile rivolto a un pubblico più vasto di quello degli addetti ai lavori.
In copertina, foto di IRENE FASSINI, “Confini”, Hiddenvlei, Namib-Naukluft National Park, Namibia.
http://www.etnopsi.it
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