Mollare la presa e lasciarsi andare alla vita
17/02/2018 dalle 09:30 alle 17:30 16/02/2018 15:00tra Occidente e Oriente una procedura per lasciar andare in 7 passi
Perché a volte il punto non è fare di più o fare meglio, ma mollare la presa su quello che non ci sta più bene.
Un incontro focalizzato più che sull'aggiungere sul togliere, che tra momenti di riflessione e condivisione, teoria e pratica, propone un viaggio al cuore del nostro lasciar andare o meno ciò cui siamo aggrappati.
Chi desidera iscriversi può scegliere l'una o l'altra data in base alla propria disponibilità.
Il workshop é rivolto:
- al professionista delle relazioni d'aiuto che desidera approfondire il tema del lasciar andare
- a chi accompagna persone alle prese con perdite e crisi
- a chi vuole liberarsi dai sensi di colpa,
- a chi vuole iniziare a lasciar andare le proprie ansie,
- a chi intende superare lo scoglio rappresentato da una perdita, da una ferita dell’anima, da una caratteristica personale limitante
- a chi vuole semplicemente vivere in modo più pieno e consapevole il proprio presente e le proprie relazioni
Costo: Il costo dell’incontro è di 40 Euro.
Per informazioni e iscrizioni: vedi recapiti in calce
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PER SAPERNE DI PIU - ALL'ORIGINE DEL WORKSHOP "Mai ti è dato un desiderio senza che ti sia dato anche il potere di realizzarlo” (Richard Bach): realizzare e mollare la presa sono due facce della stessa medaglia, espressione di due tipi di aggressività, entrambe necessarie perché possiamo chiudere le situazioni irrisolte e soddisfare i nostri bisogni... realizzare i desideri legati a diventare ciò che siamo. Questo workshop nasce da osservazioni cliniche e personali: per molti di noi il punto non è tanto autorizzarci a lottare per ottenere ciò che vogliamo, magari disponiamo di una buona capacità aggressiva (nel senso ad-gredior, “vado verso”), il punto è che prima ancora ci occorre mollare la presa su altro. Può essere un introietto, un lutto non elaborato, un “ormai” travestito da “ancora” che non ci sta più bene e teniamo artificialmente in vita. Quando non lasciamo andare, siamo posseduti da ciò cui siamo attaccati e ci muoviamo nel mondo come se guidassimo un’automobile col freno a mano tirato: possiamo anche dare gas, faremo pochi metri in avanti e con enormi sforzi.
L’attaccamento nel senso buddista del termine interferisce con l’autoregolazione organismica e, in senso più ampio, toglie sapore e leggerezza all’esistenza. Il workshop si concentra, non a caso, sul lasciar andare la morte e il lasciarsi andare alla vita. Il primo riguarda il mollare la presa su quanto ha cessato di far parte della nostra vita (lavoro del lutto) o é ormai superato (ruoli obsoleti, rapporti “appiccicati addosso”). Permettere alla gestalt incompiuta di procedere verso la sua naturale chiusura, mollando la presa, è legato anche al lasciarsi andare alla vita, che riguarda il concederci di essere davvero presenti, mollando con fiducia il controllo e vivendo quanto la vita ci offre qui e ora.
Occorre lasciar andare ciò che si è stati per accogliere ciò che ora si è e si può essere: un processo impegnativo, ricorda Perls “sopportare di morire per poi rinascere non è facile”. Durante l’incontro spazieremo tra Occidente e Oriente fino a introdurre una procedura per lasciar andare in 7 passi, esito di studio personale, e sperimenteremo esercizi ad hoc.