La speranza che abbiamo di durare
Autore: Emilio Masina

La paziente Lavinia, per via del transfert, vive il dottore come se fosse il padre e la madre abbandonici e frustranti della sua infanzia e, per proteggersi da questi sentimenti dolorosi, cerca di indurlo ad abbandonare il suo ruolo analitico e a gratificare direttamente i propri bisogni affettivi.
L’analista, che sta attraversando un difficile momento di vita sia a causa del manifestarsi dei primi sentimenti depressivi dovuti all’avvicinarsi della vecchiaia, sia per la crisi sentimentale con la moglie, oscilla fra il mantenere fermo il suo ruolo terapeutico e la tentazione di abbandonarlo, per corrispondere i sentimenti amorosi della paziente.
Accanto alla storia principale si muovono quelle di altri pazienti presi nel loro dolore esistenziale e della società italiana in crisi profonda.
Un terzo tema del romanzo riguarda le vicende della Psicoanalisi nel contesto contemporaneo.
Proletarizzazione dei pazienti e relative aspettative di un trattamento magico e risolutore, abusi e scorrettezze da parte degli psicoterapeuti, concorrenza di psicoterapie meno impegnative e dei farmaci di nuova generazione (per non parlare dei conflitti interni allo stesso movimento psicoanalitico) stanno mettendo a repentaglio le sorti di questa affascinante e ancora valida disciplina.