Psicodinamica del gruppo d'incontro. La maratona del Drammautogeno

Autore: Antonio Loiacono

Psicodinamica del gruppo d'incontro. La maratona del Drammautogeno Esiste un corso di laurea e un esame di abilitazione per fare gli psicologi, una specializzazione per esercitare la professione di psicoterapeuta, ma manca una abilitazione specifica per conduttori e psicoterapeuti di gruppo d’incontro, che è un’attività molto più complessa.

Un’attenzione alla psicoterapia di gruppo si pone, comunque, come risorsa possibile in una società dove le persone, pur essendo vicine fisicamente non riescono a stare veramente in relazione.

Questo libro è un percorso complesso dove ognuno (come psicologo, ma soprattutto come persona), può cercare e trovare le fila e i collegamenti, razionali ed emozionali, dell’intersoggettività nei gruppi, in una modalità esplorativa tipica di chi percepisce un labirinto, tra ansia, illusione, sorpresa, curiosità, per trovare la via d’uscita: se stesso.

Il gruppo come strumento di elaborazione non solo di traumi individuali e traumi collettivi, di risorse e potenziali gioie criptate nella corazza caratteriale, per affrontare le parti nascoste dell’io, che consciamente o inconsciamente, hanno bisogno di rivelarsi rispecchiandosi nell’altro da sé.

Il gruppo d’incontro è un grande attivatore di cambiamento ma ha anche la funzione di verificatore dei blocchi caratteriali che resistono ai possibili mutamenti e, talvolta, alle psicoterapie individuali, nel continuo oscillare tra il modello eracliteo (tutto scorre) e quello parmenideo (nulla cambia in realtà), in un possibile incontro-scontro e una ricerca infinita dell’altro e di separarsi dall’altro, per individuarsi, nel rapporto dialettico che da sempre struttura la società degli umani.

Alla fine di un gruppo d’incontro, molti non vorrebbero andarsene, qualcuno, pur di non tornare a casa e “sporcare” subito la sacralità delle straordinarie emozioni che ha sentito, rimane sul luogo, anche da solo in meditazione, talvolta poche ore, altre volte un giorno, prima di tornare alla “normalità” quotidiana.

Una volta tornati ci si può sentire fuori posto perché è impossibile raccontare veramente cosa e successo nell’anima, nel corpo e nel vissuto relazionale che si è incontrato in quei giorni, dove ognuno ha potuto sentirsi finalmente libero di essere e di permettere agli altri di essere.

I gruppi d’incontro maratona, nella esperienza cinquantennale dell’autore si sono rivelati un particolare acceleratore del processo di cambiamento, di crescita ed evoluzione psicocorporea dei partecipanti, quindi un potente ausilio alla psicoterapia individuale e al processo di individuazione delle persone.

Un possibile strumento di ricerca interiore che coincide con la visione di Galileo Galilei: Non puoi insegnare qualche cosa ad un uomo. Puoi solo aiutarlo a scoprirla dentro di sé…!  
 


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